Rainbow tour

con la compagna Zoubida Ghezali, Coordinatrice Circolo SEL FELTRE
con la compagna Zoubida Ghezali, Coordinatrice Circolo SEL FELTRE
con Giuseppe Tondelli Responsabile Circolo Tondelii LGBTI e Zoubida Ghezali Coordinatrice Circolo SEL FELTRE
con Giuseppe Tondelli Responsabile Circolo Tondelii LGBTI
e Zoubida Ghezali Coordinatrice Circolo SEL FELTRE
nel cuore tra i colori della bandiera della pace realizzate dalle ragazze di Belluno,
nel cuore tra i colori della bandiera della pace realizzate dalle ragazze di Belluno,

gazebo Belluno  NO OMOFOBIA. GIORNATA MONDIALE CONTRO L'OMOFOBIA
gazebo Belluno
NO OMOFOBIA. GIORNATA MONDIALE CONTRO L’OMOFOBIA

con Michela Tonus, responsabile Arcilesbica Treviso
con Michela Tonus, responsabile Arcilesbica Treviso

Ho partecipato al Rainbow tour Bassano del Grappa, Feltre, Belluno per dire NO ALL’OMOFOBIA.
che poi è stata una bella giornata nella quale ho conosciuto persone, uomini, donne che volevano comunicare al mondo che ognuno è libero di amare chi vuole, ognuno è libero di vivere i propri sentimenti senza dover essere deriso, oltraggiato, violato nella sua dignità, offeso. Non so quante delle persone che ho incontrato oggi fossero lesbiche o omosessuali, per me non fa nessuna differenza, erano uomini ed erano donne, avevano sì qualcosa di diverso, qualcosa in più di tanti altri, avevano una sensibilità.
Qualcuna mi ha chiesto se fossi sicura di volere una foto assieme da pubblicare sul social network, perchè mi ha detto, riceviamo anche tanti insulti. Allucinante ho pensato, certo che volevo una foto con loro, voglio sempre una foto che mi ricordi nel tempo tutte le persone speciali che mi passano accanto nella vita. Non so se rivedrò ancora quelle persone, ma certamente conservo un bel ricordo della giornata di oggi.
Cmq non ho voglia di fare della retorica, ma davvero due cose mi dispiacciono, che per testimoniare un principio di umanità bisogna ancora andare in piazza. E un’immagine mi ha colpito: tre ragazzi giovani, tre bravi-ragazzi che quando ho tentato di passare loro il foglietto informativo sull’evento, prima hanno gettato un’occhiata, quando hanno capito di cosa si trattava, me lo hanno restituito …disgustati. E quelli sono un tipo di uomini di domani.
Ma quando nascerà una società migliore di questa? Non la migliore in assoluto, solo …migliore di questa!

dignità sociale… di un uomo, di una donna, di un bambino

così ho scritto su fb stamattina…

“Difendere due bambini che giocano in sala d’attesa mentre aspettano il treno con la loro mamma vestita di nero, col velo nero e dai tratti orientali, da una anziana signora ben vestita e ben razzista che li fa smettere di giocare apostrofandoli ckn astio. lL’anziana signora se l’é cavata con un mio duro e breve intervento, dovevo salire in treno. La giovane donna ringraziandomi di aver difeso i suoi bambini, m’ha detto:quando vedono il velo molti si comportano così. Certe volte mi vergogno di essere italiana”

Ma voglio aggiungere che all’elegante e razzista signora, come direbbero a Roma, ja detto proprio male!
povera donna (si fa per dire), si è trovata davanti una signora diciamo altrettanto benvestita anche lei e italiana come lei, ma che nascondeva sotto il trench color sabbia, una terrona catto-comunista e mamma, un micidiale composto di donna, sicché è rimasta alquanto anche stupita che la signora italiana si alzasse per difendere la donna vestita di nero.

L’epilogo più bello è stato vedere, quando sono scesa dal treno, i due bei bambini dagli occhi neri, che mi stavano salutando dal finestrino.

Stefano Rodotà, sabato scorso a pochi metri metri da me, sul palco di SEL, ha detto che l’Italia sta dimenticando un diritto fondamentale, il diritto alla dignità sociale di ogni uomo, donna o bambino. Non lo dimentico, mai!